martedì 24 aprile 2007

Forza grande cuore rossonero, siamo tutti in campo con te.

One Night In Par..roch.

Avete mai visto quel grande affresco cinematografico sull'affettività chiamato One Night In Parroch?
Una trasposizione del vero proposta da un cineamatore di provincia con l'uso di scene reali filmate durante una conferenza sull'affettività alla St. James Cathedral.
Il primo tempo ordinario, un'esposizione dei temi trattata con cautela ma che grazie ad una misurata interpretazione tiene lo spettatore vigile quanto basta.
Il secondo tempo è la vera perla della pellicola, tra labirinti pedagogico-geriatrici, intenzioni di empatia mal celata, largo sfoggio di categorie gnoseologiche consolidate, tracotante presenza in scena del prete alla pari ed un uso delle luci che echeggia riferimenti alla nouvelle vague e al miglior arredamento pizzaiolo d'asporto di perfiferia.
Consigliatissimo il noleggio. Come direbbe Mereghetti: per farsi del male.

sabato 21 aprile 2007

Aspettando Phish.

Presto nuovi progetti editoriali. Un periodico di informazione su carta chiamato "Phish" che l'ing. Maso ed io proporremo ai phoveretti della città. Fai un salto, fanne un altro fai una giravolta, falla un’altra volta guarda in su guarda in giù, dai un bacio a chi vuoi tu.

p.s. C'è anche il Maledetta Primavera Project: prestissimo capiranno tutti.

pas-dah. (Klingon)

giovedì 19 aprile 2007

Il tempo Pass.

Ventiquattro anni, e non mi sono accorto di nulla.
Il mondo ci cambia intorno, e ovviamente nessuno se ne accorge perchè ognuno apporta un contributo impercettibile neanche lontanamente determinante, nessuno percepisce i movimenti umani e a cosa portano in realtà; altrimenti tante cose non si spiegherebbero, ammesso che lo facciano.
Però internet, che abbiamo fatto nascere e probabilmente crescerà in futuro senza di noi, tiene traccia di miliardi di pagine del passato e ad un indirizzo come questo: http://www.archive.org/web/web.php ci permette di fare un giro tornando a qualche anno fa.
Sembra niente, ma scommetto che certe pagine che guardate tutti i giorni vi sembrano uguali da sempre.
Ora son ventiquattro. Domani?
Cià.

mercoledì 18 aprile 2007

Dai Cristiani, forza con le parole!

Conoscete Piergiorgio? Non Marzocchi, eminente studioso del crimine forgiato dal catechismo sangiacomense bensì Odifreddi.
E' un matematico che pretende di applicare la sua logica indefettibile ad ogni manifestazione umana, fede compresa. In replica al disprezzo illuministico nutrito da questo personaggio nei confronti del miliardo e passa di "stupidi" professanti Cristianesimo e manifestato in un..libro chiamato "Perche non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)", voglio pubblicare integralmente un articolo di Aldo Grasso che esprime un'opinione molto lucida e da par mia condivisibile di questo ed altri fenomeni correlati.
A differenza di Grasso io il libro non l'ho letto ma mi è bastato vederlo presentare dallo stesso autore per averne già abbastanza. Ringrazio Corrado Augias che dopo aver fatto sfogare Odifreddi per un po' nel suo spazio televisivo su Rai3, gli ha sverzato addosso un bel effetto grafico a guisa di fulmine, per stroncare la sua prospopea.
E se finanche Augias, che fervente cattolico proprio non pare, non si fa scrupolo di ridimensionarlo, beh allora questo testo ed il suo autore dovrebbero prendere serenamente e consapevolmente la strada di Fanculo.


Perchè la Tv laica non nomina mai Dio.
Leggendo il modestissimo libro di Piergiorgio Odifreddi Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici), modesto perché superficiale, irridente, ideologico - ho capito meglio perché non sopporto certa cultura di stampo illuministico.
Immagino che come matematico Odifreddi sia un numero uno ma quando pretende di parlare di fede diventa improvvisamente sprezzante: per lui, senza mezzi termini, l'idiozia umana si manifesta nelle religioni, nella credulità, in particolare nel Cristianesimo.
Chiosa, da buon matematico: «La critica al Cristianesimo potrebbe ridursi a questo: che essendo una religione,per letterali cretini, non si adatta a coloro che, forse per loro sfortuna, sono stati condannati a non esserlo. Tale critica, di passaggio, spiegherebbe anche in parte la fortuna del Cristianesimo: perché, come insegna la statistica, metà della popolazione mondiale ha un'intelligenza inferiore alla media(na), ed è dunque nella disposizione di spirito adatta a questa e altre beatitudini».
Il pensiero di Odifreddi, qui espresso in maniera supponente e triviale, non è affatto isolato: l'Ebraismo è solo il tentativo di occupare una terra in base «a una supposta promessa divina»; il Cristianesimo è il freno del pensiero democratico e scientifico europeo, la pietra d'inciampo dello sviluppo civile e orale. Ragion per cui, come un vecchio goliardo Odifreddi può esclamare: «Mosè, Gesù e il papa sono nudi».
Per fortuna viviamo in uno stato libero e le idee di tutti sono tutelate (vorrei però vedere Odifreddi che dà del cretino a un musulmano!). Un passo conclusivo del libro, tuttavia, mi risveglia un'ossessione: «Diversamente dalle religioni, la scienza non ha dunque bisogno di rivendicare nessun monopolio della verità: semplicemente ce l'ha». Ebbene questa convinzione è stata quella che ha accompagnato in tutti questi anni le grandi divulgazioni scientifiche di Piero Angela, la sua tv intelligente, la sua tv laica da Servizio pubblico. Anzi, l'unica tv da Servizio pubblico, da Raiuno. Mi è capitato più volte di scrivere che nelle sue divulgazioni Piero Angela non ha mai nominato Dio. E non per rispetto, non per non offendere altre religioni ma semplicemente perché l'ipotesi Dio (un supremo creatore, non importa di quale credo) non rientra nei suoi orizzonti scientisti. Angela, come Odifreddi, crede che la cultura scientifica, quella che discende dagli illuministi, sia implicitamente superiore a ogni altro tipo di conoscenza. Siccome sono cretino non sono mai stato preso in considerazione.

Aldo Grasso (Corriere della Sera - Magazine, 22 marzo 2007)
p.s. Grazie al blog http://valeriometronio.blogspot.com!

"Secondo te Milo, clonare un cyborg è immorale?"

Orsacchio, GF7

No comment.

venerdì 13 aprile 2007

München, ich liebe dich mehr als Botteghino.


Trascorso come TUTTI di voi sapranno, il Triduo Pasquale in quel di Monaco di Baviera in compagnia di parigrado debosciati, giungo ora con un rapido resoconto delle amenità svolte.
Primo: spero che i popoli del nord ci uccidano tutti. Tu ed io italiani, siamo Quinto Mondo e come tale da bombardare con atomiche. Una bomba intelligente che prima ci frega dipinti, palazzi, gastronomia, calcio e quel particolare di know-how che abbiamo, poi ci scrosta via l'epidermide e ci interrompe il pollice opponibile; per poi infine, indurre le nostre cellule a detonare all'unisono.
Secondo: anche i crucchi sono ben strani tant'è che per esempio, si vergognano dei supermercati; li infossano tutti ai piani sotterranei, cosicchè per la disperazione il turista finisce a prendere la pasta dall'orefice (nella foto, un vergognato).
Altra cosa, quella dei wurstel è una fissa che richiederebbe psico-indagini su vasta scala.
Poi le scale mobili sono geniali a risparmio energetico, ma esistono quasi solo per scendere. Boh.
I tifosi allo stadio (Monaco1860-Karlsruhe 3-0, esperienza memorabile Berta ed io all'Allianz Arena) sono un incrocio tra inglesi battimani e italiani sfasciatutto. Enorme presenza femminile, enorme presenza di bambini sono soggetti che da noi troviamo negli asili, non allo stadio.
Mi verrà in mente molto altro, per ora basta così.

passdani

FINALMENTE UN VIRUS PER MAC.




Introducing:

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The Porta-Fish (Bring-o-fish)