giovedì 29 ottobre 2009

Il 24 novembre avrà un lustro di vita.

Da quasi cinque anni deposito in questo spazio contenuti incerti tra autoreferenzialità inutile e velleità di pubblico interesse; una cifra di stile che condanna la stragrande maggioranza dei blog all'oblio digitale, il mio compreso.
Se questo davvero mi interessasse, avrei comunque soddisfazione di quei dieci (temerario?) lettori più o meno assidui che mi frequentano, che sono amici a cui voglio bene ed ai quali mi piace dire cose senza parlare e coi loro tempi.
In realtà, ed è l'ennesima asserzione, questo luogo fishoso serve tanto a me, tantissimo.
Mi diverto, esprimo i miei pensieri riflettendo, e alimento la mia autostima leggendo cento volte quel che scrivo.
Mi inventerò qualcosa di molestamente celebrativo per allora.
Gli auguri in anticipo portano rogna, non li faccio.




domenica 25 ottobre 2009

Farewell for a glory.

Sarà tremendo lasciarti parcheggiata e andar via con un'altra, dopo 19 anni al nostro premuroso servizio.



Goodbye, my darling.

giovedì 22 ottobre 2009

Riccardino molto deluso.


Hai fatto lo sboroncello prima del match. "Li eliminiamo subito"; "Il Real ha una storia internazionale meglio del Milan".
Sei sempre stato abbastanza intelligente per fare prevalentemente il tuo interesse attraverso l'aziendalismo, e ci piaceva anche. Anche ora fai uguale ma cos' è, ti son tremate le gambe ieri sera?
Ne avete presi 3, e hai giocato di merda.
Prossima volta Kakàsinho, magari mostrale le emozioni o stai direttamente zitto, invece di fare il presuntuoso.
Se poi mi sbaglio e al contrario sei un freddo professionista senza memoria, allora vai a cagare insieme ai tuoi nuovi compagni.

E se vedemu a Milàn.

martedì 20 ottobre 2009

Questa storia dello spot delle calze* che ha scandalizzato parecchi per l'uso sconsiderato dell'inno nazionale.

Negli Stati Uniti o in Inghilterra, insomma in quel mondo lì; facciamo che sono annoiato e strafatto di peyote, allora prendo la Stars&Stripes o la Union Jack, e la brucio su un marciapiede.
Qualcuno mi guarderebbe come uno stronzo, facendo attenzione a dove cammina per non bruciarsi il cappotto, qualcun'altro penserebbe che sono comunista o musulmano incazzato come lui e avrebbe così impiegato la mattinata.
Oppure immaginiamo, sono sempre strafatto di peyote e scrivo un pezzo porn-metal che dice che la Regina puzza di vecchia oppure butto giù un bel "Oh, say can you see, by the dawn's early shit" per farla cantare ad Enrico Pallazzo.
Dopo? Che succede? Fine. No scandali, no vilipendio, niente.

Il concetto laggiù è quello che della bandiera nazionale, come dell'inno nazionale o di qualsivoglia rappresentazione unitaria del popolo, tu puoi farne esattamente quello che vuoi.
Bisogna avere le (s)palle larghe, ed essere maturi e coesi per permetterlo.

Noi pusillanime qui cerchiamo la patria quando Sorelle d'Italia ce lo ricorda, e dentro il paese ci dividiamo per tutto.
Ci irritiamo in difesa di qualcosa che non c'è.


*Per inciso, pubblicità invero delicatissima e rispettosa delle donne.

giovedì 15 ottobre 2009

Guess what's going on. (AGGIORNATO)


Svelato: è un tizio in Corea che ha cercato di congiungersi con una panchina. É tutto vero.

martedì 13 ottobre 2009

Kind of mrda.

Toglieteci 'sto coglionazzo di torno.
Pavlyuchenko+Bale li vado anche a prendere a Londra White Hart Lane con la Tipo, ma qualcuno mi faccia avere il permesso per la ZTL.

lunedì 5 ottobre 2009

Gli Elii ci conoscono.

Quant'è bellaaaa la gioventù! Ma all'improvviso sei vecchissimooooooooo.
(In più nessuno si accorge di quanto sono pieno di menate).
Storia di un bellimbusto, 2009

Introducing:

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The Porta-Fish (Bring-o-fish)