martedì 22 febbraio 2011

Amici Miei, abbiate pazienza.

Apprendo non senza sgomento, che il prossimo 16 marzo esce nelle sale cinematografiche un philm chiamato così: "Amici miei - Come tutto ebbe inizio".
Andiamo con ordine e, possibilmente, con calma.


Il regista (manco a dirlo) Neri Parenti, sposta l'orologio narrativo del filmissimo di culto "Amici Miei" sulla Firenze medicea del '400. Sostituire Perozzi, Sassaroli, Mascetti, Necchi e Melandri con Duccio, Cecco, Jacopo, Manfredo e Filippo pare, a prima vista, operazione peregrina ma nasconde buon senso. Infatti un prequel o sequel interpretato da diversi attori negli stessi panni sarebbe stato, per chiunque avesse a cuore l'originale di Monicelli, vagamente immorale. Perciò sdegnato da molti. Non proprio l'ideale per uno spettacolo che deve fare soldi.


Invece utilizzare la stessa cifra goliardica con altre epoche e nomi, preservando lo spirito di Firenze, è già idea più accettabile. Spezza la continuità e si fa digerire meglio dal fan storico.
Qui però si innesta il problema:
mutatis mutandis, Monicelli diventa Neri Parenti; i mostri sacri Philippe Noiret, Adolfo Celi, Ugo Tognazzi, Duilio del Prete, Gastone Moschin di ieri sono i seguenti di oggi: Giorgio Panariello. Paolo Hendel. Massimo Ceccherini (la sua fortuna è essere toscano). Christian De Sica. Michele Placido. Massimo Ghini.


Lo sgomento si spiega da solo a questo punto.


pasda

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The Porta-Fish (Bring-o-fish)