lunedì 21 gennaio 2008

The crime of the century

C'è un pezzo apocalittico del mio complesso favorito, i Supertramp, chiamato Crime of the Century. Generalmente conclude i loro concerti perchè è un climax impetuoso il cui senso suggerisce all'uomo che l'apporto di ciascuno concorre allo sfascio del pianeta intero. Il crimine del secolo insomma.
Nel mio piccolo ho contribuito al degrado della giurisprudenza, presentandomi follemente impreparato ad un esame severissimo. Il pazzo che mi ha interrogato, Dio lo abbia in gloria, ha risposto quasi in autonomia a tutte le SUE domande, concludendo la mia prova con un voto che per decenza non avrei immaginato nemmeno in sogno. Voglio dire, molto meno accessibile del primo premio al Lotto mondiale, di un lavoro in Apple come capo-del-bello-senza-faticare, di un gineceo multietnico sotto il sole di Honolulu, di un garage con venti auto, un elicottero, un F-14 e un aereo executive con autonomia interplanetaria. Mentre firmavo il verbale dell'esame, ho visto Pasda da fuori sulle note di questa canzone e la sensazione di aver rapinato la commissione a mano armata (della mia dialettica!), alla luce del sole con pisciata nella borsa dell'assistente è valsa due giorni di incredulità sbigottita. Il diritto è morto, lunga vita al diritto!

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The Porta-Fish (Bring-o-fish)