sabato 3 maggio 2008

Paroleboard, una storia vera.

Nel video allegato, l'Europa può ammirare mio cugino Kakato, che viene dal Gyapponeh, compiere finalmente l'esperimento di cui mi parla fin dall'infanzia.
Mi ricordo quando gyokawamo sui sassi ispidi di Kurashiki, lui con il muschio nel naso, io che cercavo di fare la ricotta con l'aceto sul phornello da campo.
 
Una volta, mentre leccava una rana, si fermò dall'intento, guardò il monte Fuji sulla copertina di una rivista porno e sospirò: «Chissà se riuscirai a fare la formaggia. Questo monte virile mi ispira ardimenti scientifici; a te la ricotta a me il boomerang a gravità zero». Gli prese la frenesia, di lì a poco fui costretto a fare la formaggia da solo, sui sassi di Kurashiki.
Lui sparì. Non l'ho mai detto a nessuno.
Zia Hikaru pyangeva tutti i pomeriggi, alle tre, dopo il giornale radio. Sperava, ma nel suo animo mandorlato temeva, di cogliere notizie di Kakato nella voce del giornalista.
Ieri apro questo video per curiosità, e dentro l'astronave c'è Kakato. Come avrà fatto.

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The Porta-Fish (Bring-o-fish)