mercoledì 21 maggio 2008

Guarda e impara.


Domenica è piovuto molto, e ieri pomeriggio forse anche di più.
Quando sei a casa e piove, guardi fuori dalla finestra per compiacerti di avere i piedi asciutti e al caldo, ma in realtà è per osservare il mondo che si riempie di materia visibile nella maggioranza dello spazio a disposizione.

C'è una cinese piccolina al semaforo pedonale davanti alla scuola media, che aspetta senza ombrello.
Per strada non c'è macchina viva, l'aria è come una piscina, ma lei aspetta; verde, via.
Penso che forse siamo portati a fare confusione tra morale e disciplina.
Morale ne abbiamo covata fin troppa, tant'è che la pentola è andata in pressione e lo sfogo sta diventando violento.

Quel che abbiamo realmente trascurato, io sono il primo, è la disciplina.
È un fatto variabile da popolo a popolo, in Italia non è mai stata la virtù nazionale, in Cina parrebbe di sì.
I cinesi sono indubitabilmente uno dei popoli più immorali del mondo, ma se la luce è rossa ad un semaforo, lascia pure che piova a dirotto e non c'è una macchina, la costituzione comportamentale del cinese campione dice: devi aspettare che la tua azione sia conforme all'ordine. Non è difficile stabilire una proporzione diretta tra disciplina e vigore sociale ed economico, basta un telegiornale.

Evitando di giungere al reazionarismo proprio dei cinesi, il cui costo nessun occidentale riconoscente pagherebbe mai, basta volgere lo sguardo ad altre esperienze, come quella anglosassone, per imparare qualcosa di buono per una democrazia.
Attraversare sulle strisce, rispettare le file, non costruirsi una casa in una riserva naturale, o lo senti o non lo senti.

Se non lo senti, finisce che la monnezza ti si ammassa sulle strade, e tutti quanti ti prendono in giro.

1 commento:

Unknown ha detto...

Per me era la meggy

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The Porta-Fish (Bring-o-fish)