mercoledì 30 aprile 2008
lunedì 28 aprile 2008
Il treno si sa, concilia i pensieri.
Devo dire che non fosse stato per la degna qualità del vettore probabilmente avrei avuto una riflessione sola, quella di lamentarmi e dolermi della fatica, ma così non è stato, perchè l'Eurostar City ha fatto il suo dovere in orario, in comodità ed efficienza. Trenitalia ha preso i vecchi Intercity e li ha riarredati secondo il layout ES, fornendoli anche di motrici più veloci. Il risultato è un treno che ti agevola fin da casa con il biglietto elettronico Ticketless scontato del 20 % e che arriva puntuale trattando rispettosamente i nostri fondoschiena, in molti sensi. Eurostar City, voto 7,5.
Gran parte del panoramico tratto della ferrovia Adriatica scorre in terra marchigiana, accanto al mare. Risalta subito agli occhi (io l'ho visto, gli imbecilli di cui in seguito non si vedevano nemmeno tra loro) che le acque dell'Adriatico dopo Fano, sono mooolto più limpide ed azzurre di quelle romagnole. Forse sparendo gli scogli o avendo afflussi più umani, chissà. Tornano a peggiorare dalle parti di Ancona, stracolma di impianti chimici petroliferi e del porto. Ancona, che ho visitato anni fa e che ricordo gaiamente come una città incredibilmente orrenda. Magari mi sbaglio, ma mi parve così. Il resto della regione in mostra dal treno è fico e dolce, non a caso le Marche sono la regione più collinare d'Italia. Marche in sintesi, voto 6,5.
Considerando la popolazione a bordo ho capito che se oggidì non copri la tua faccia e i riservatissimi occhi con gigantesche lenti oscurate, sei l'ultimo degli stronzi. Stando seduto, ho contato sette persone i cui tratti del viso sfuggirebbero ai RIS, coperti com'erano dal «carisma e sintomatico mistero» di quegli occhiali. Inutile dire che dentro il treno di sole non ce n'era. Sarà che detesto parlare con gente che non mi mostra gli occhi, a meno che non abbia mangiato salsiccia passita con loro. Gentaglia che paga per fare pubblicità al sig. "RICH" di turno (ho visto un logo disegnato su tutta la superficie delle lenti) e rovinarsi la vista, magari. Mosche umane, voto 4.
L'ultima riflessione l'ho fatta su me stesso, aderendo alle parole di qualcuno che scherzando mi vede in rapida senescenza. Ha ragione, se così non fosse non farei certi discorsi da vecchio, vedi supra. Pasda, voto...mah. Una volta era parecchio meglio.
sabato 26 aprile 2008
Vi amo tutti!
giovedì 24 aprile 2008
Chi ben comincia.
Giorni convulsi e «di afflizione» questi, per bocca del premier in pectore Berlusconi, che appena accontenta uno finisce per scontentare l'altro.
Lui stesso che notoriamente non disdegna l'intervento icastico, si è affrettato a porre un freno agli sproloqui dei verdi della sua coalizione. Di seguito una hit parade delle debordazioni verbali profuse in questi giorni di euforia:
«Siamo armati di questo manico qui!» (Bossi a Boniver)
«Contro gli stupratori forbici non sterilizzate» (Calderoli)
«"Stuprate Pecoraro!”» (striscione leghista in corteo a Mantova)
«Sono un cacciatore di leprotti extracomunitari» (Gentilini)
«Pronti i fucili contro la canaglia romana» (Bossi)
Ho sempre pensato che una persona assoggettata a quell'implicito contratto collettivo che chiamiamo Società, non abbia le risorse per accorgersi della Storia, dei suoi flussi e di dove portano. Piccoli, alluvionali, impercettibili apporti determinano risultati. Finchè il risultato non entra in un libro col suffisso -ismo, allora va tutto bene.
Queste invettive sono figlie dell'insofferenza e della paura, peraltro giustificabili alla luce dello stato delle nostre città; difficilmente un -ismo è sorto nella Storia facendo a meno dell'adesione della gente, dei voti della gente.
È esattamente per questo che a me, nato al nord ma portatore di cromosomi terronissimi e con orgoglio, questi qui fanno una paura fottuta.
Aggiornamento(28 aprile):
Quando ho scritto queste cose non sapevo minimamente che nelle intenzioni della Lega ci sarebbe quella di sottrarre a Foggia, proprio la mia Foggia che adoro, l'Authority Italiana per la sicurezza alimentare. Vogliono spostarla al nord, lì sì che sarebbe il suo posto. Mica nel più importante polo agroalimentare del Mediterraneo.
Io le cose le sento.
sabato 19 aprile 2008
venerdì 18 aprile 2008
No Bomber, da te non me l'aspettavo.
Che brutta storia Bomber, ecco da dove viene tutta quella prosopopea che hai nella pallalcesto.
giovedì 17 aprile 2008
Tanti auguri Paperino.
Oggi è un giorno speciale. Ho sempre amato questo papero, l'ho sempre considerato come una riduzione a fumetti di molti dei miei tratti, finanche quelli somatici.
lunedì 14 aprile 2008
...PERÒ LA SINISTRA RADICALE FUORI DAL PARLAMENTO È UN VERO GODIMENTO.
Rendo immenso merito a Veltroni di aver regolato i conti con i comunisti di m.
Eh, sò ragazzi!
Mi pare archiviato il risultato elettorale.
giovedì 10 aprile 2008
DA QUANTO TEMPO LO ASPETTAVAMO. Unpackaging MacBook Pro
Il modo migliore per cominciare è il VIDEO DELLO SPACCHETTAMENTO DEL NUOVO MACBOOK PRO. Eccolo.
giovedì 3 aprile 2008
Run like hell!!
Una tecno pillola.
martedì 1 aprile 2008
I frutti del sapere
Vado alla laurea di Jack.
La facoltà sua di laurearsi con una bella discussione e quella di agraria che propone spazi moderni ed apparentemente funzionali, si fanno apprezzare. Un po' meno la prolissità tipica delle commissioni di laurea.
Il mio pomeriggio prosegue da Media World, troppo vicino per essere ignorato, stracarico come sono di tecno-frenesia dopo l'acquisto di uno splendido MacBook Pro.
Chiavetta USB da 59 euri per vedere la tivi, nessuna compatibilità con Mac dichiarata sulla confezione. C'è anche nella fiammante versione bianca, STESSO modello ma in più un software diverso che ne abilita l'utilizzo con i gioielli della mela. 40 euro di più.
Io che sprovveduto non sono, confido di aver bene interpretato i segnali propizi di internet e propendo per la nera, andrà bene mi dico.
Trovo quel software dove li trovano tutti di questi tempi, connetto la pennetta ed incrocio le dita: perfetta.
Morale del pomeriggio: sapere le cose è utile. Anche al portafogli.